Introduzione sul vinile

 
Il disco in vinile è stato ufficialmente introdotto nel 1948 negli Stati Uniti come evoluzione dei precedenti dischi, dalle simili caratteristiche inizialmente in gommalacca.
Le migliori caratteristiche del vinile permisero dirimpicciolire i solchi e abbassare il numero di giri per minuto dei dischi dai 78 ai 33⅓ ottenendo così una maggiore durata di ascolto, che raggiunse circa 25-30 minuti per facciata nei Long-Playing (LP), con punte massime di anche 38-40 minuti per lato, specie per le opere liriche.
Fino agli anni ottanta del Novecento, è stato il più diffuso supporto per la riproduzione audio di materiale pre-registrato ed è stato prodotto su larga scala fino ai primi anni novanta, (in Italia fino al 1993). Mentre fino ad oggi, molti cantanti continuano a produrre LP ad edizioni limitate per collezionisti.
I dischi sono stati prodotti in vari formati e con varie velocità di rotazione.
Le tipologie più comuni sono:
 
  diametro      
  pollici cm velocità di rotazione (giri/minuto) denominazione comune durata approssimativa per facciata (minuti)
  12 30,5
33⅓
33 giri
o
long-playing (LP)
30
  12 30,5
45 o 33⅓
Maxi Single,
Mix,
EP o 12″
15
  10 25,4
45 o 33⅓
10″ o EP 10″
15
  10 25,4
78
78 giri o Single-playing (SP)
3
  7 17,8
45/33⅓
EP 7″
5/7
  7 17,8
45
45 girio 7″
4
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
Sono stati prodotti dischi anche con diametri diversi (per esempio 16 pollici usato in ambito radiofonico) e con velocità di rotazione diverse (16,6 giri al minuto per ottenere una maggiore durata a scapito della fedeltà). I dischi in vinile a 16 giri al minuto furono prodotti per lo più negli anni cinquanta e sessanta, soprattutto negli USA. Le dimensioni di un 16 giri, contrassegnato dalla sigla LLP, sono le stesse di un LP 33 giri, la durata della riproduzione è di circa 60 minuti per facciata. In Italia la produzione di 16 giri fu scarsissima, la Durium adottò questa velocità in alcune edizioni musicali.
I dischi a 78 giri sono caratterizzati da una dimensione del solco notevolmente maggiore (circa il triplo) dei più moderni microsolco a 33 e 45 giri.
In conseguenza a ciò e della maggior velocità di rotazione la durata di un disco a 78 giri era di pochi minuti per facciata.
I dischi 78 giri erano prodotti in gommalacca, materiale caratterizzato da un’estrema fragilità e da una struttura che portava ad avere dei dischi affetti da un fruscio. Nei dischi microsolco la gommalacca è stata sostituita da un materiale termoplastico, il PVC. Da questo materiale deriva la denominazione vinile usata per indicare i dischi prodotti con questa tecnologia.
Il colore del supporto è tipicamente nero anche se sono stati realizzati dischi in vinile colorato.