La ballata di Pinocchio (canzone)

DOVE SI TROVA LA CANZONE

Anno Titolo Album Etichetta Autori Durata

 

TESTO (cantato)

(parlato bambini)
Papà, perché non ci racconti una favola?

(Celentano)
Eh, una favola, ehe.che favola? Io le favole non me li ricordo?

(bambini)
Sì, quella di pinocchio.

(Celentano)
Mi guardo e mi viene da ridere,
come sono buffo ora che non sono più
un burattino!

(Cantato)
Vi ricordate il mio naso di legno, eh?
Benché di legno
era più morbido della nostra pelle urmana, Eh.
Se una bugia mi scappava,
a vista d’occhio il mio naso si allungava.
Ma ora, amici miei,
Pinocchio è come noi;
un ragazzo in carne ed ossa come siete voi.

Tutto il mondo ormai lo sa
e io mai più paura avrò
che il mio naso si allungherà.

Ora posso ogni secondo
dire tutte le bugie di questo mondo,
che il mio naso sempre uguale resterà.
Chi l’avrebbe mai pensato
che la nostra bella pelle
è più dura assai del legno?
Mi tocco e mi riviene da ridere.

Come sono buffo ora che non sono più un burattino.
Mi diverto moltissimo,
sono felice.

Con questo mio corpo
così umano e perfetto,
mi riempie di gioia,
sembra quasi un giochetto.

E il merito è tuo, mia cara Fatina,
quando la vita tu mi hai donato quella mattina.

(risata)

(parlato)
Mi sento libero come una rondine di primavera.
Con questo fisico forte e simpatico
mi cercherò una bella carriera.
Un prete pastore diventerò
o forse un Ribelle io diverrò.

avrò una sposa tutta mia
o, meglio ancora, cento donna
di quelle in giro con poche gonne.
E non avrò, mia dolce Fata,
più bisogno del tuo aiuto.

Accipicchia,
ora un dubbio m’è venuto.
Solo tu, mia bella Fata
dai capelli color turchino
sei stata l’unica fra tutti,
ad amare un burattino.

Credo proprio che nessuna donna al… al mo…

Ha-ha-ha….

Credo proprio che nessuna donna al mondo
sappia amare come te.
Eri un angelo!
Eri bella!
Tu sei pura come al mondo non c’e n’è.
Ora sta per cominciare
questa nuova mia avventura.
Credo proprio che sia un pasticcio,
anzi…
..credo sia un “Pastocchio”
che poi fa rima anche con Pinocchio.

(Cantato)
Vi ricordate il mio naso di legno, eh?
Benché di legno
era più morbido della nostra pelle urmana, Eh.
Se una bugia mi scappava,
a vista d’occhio il mio naso si allungava.
Ma ora, amici miei,
Pinocchio è come noi;
un ragazzo in carne ed ossa come siete voi.

Tutto il mondo ormai lo sa
e io mai più paura avrò
che il mio naso si allungherà.

Ora posso ogni secondo
dire tutte le bugie di questo mondo,
che il mio naso sempre uguale resterà.
Chi l’avrebbe mai pensato
che la nostra bella pelle
è più dura assai del legno?
Mi tocco e mi riviene da ridere.

Come sono buffo ora che non sono più un burattino.
Mi diverto moltissimo,
sono felice.

Con questo mio corpo
così umano e perfetto,
mi riempie di gioia,
sembra quasi un giochetto.

E il merito è tuo, mia cara Fatina,
quando la vita tu mi hai donato quella mattina.

(bambino parlato)
Papà, mi scappa la cacca.