La terza guerra mondiale (canzone)

DOVE SI TROVA LA CANZONE

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TESTO (cantato)

Ma non ci siamo già forse visti
scusa credevo, mi sembrava.
Però hai un modo così strano
di ondeggiare quel tuo bel sedere.
Dove vai, con quell’andatura,
in mezzo ai guai, così sicura?

Con quello spacco che quando s’apre,
mi sento ridere tutto dentro,
mentre consumo le mie idee,
tra il reggicalze e le tue mutande.
Dove vai, con quell’andatura,
in mezzo ai guai, così sicura?

Tu stai camminando
come se nel mondo
tutto andasse bene,
mentre sta scoppiando una terza guerra
che farà sparire
quei due bei seni
che tu porti in giro.

Perchè ogni albero che buttan giù
sarà segnato con il sangue tuo
e dai tuoi turgidi capezzoli
sgorgheranno le città infette.
Infette dalle bustarelle comunali,
come quella dei promessi sposi,
e allora dai lasciati un po’ andar
finchè siamo ancora in tempo.

Sì così… i love you.
Sento nelle vene,
scorrere come un fiume,
la tua primavera.

che mi trasporta dove splende l’arte del rinascimento,
mentre vedo avanzar sulle acque del lago di Lecco,
un uomo con una vanga
che comincia a scavare
e a seppellire
tutti quanti i mangioni
dell’anonima edilizia,

Voce femm:    continua, sì, ancora.

che in nome del profitto
hanno maciullato l’Italia
e raso al suolo Milano
e quel ramo di Lecco,
riducendolo come un colabrodo
da Palermo a Como
e li vedo sprofondar,
sprofondar giù nel buio.
E l’uomo sai chi è?
Un certo Alexander
chei Manzoni fu.
quando si respirava

E la sua vendetta
nasce dai tuoi baci,
dal tuo candore,
da questa tua sana sensualità
che riscalda il sangue

e rinnova
coro:    e lasciati un po’ andar.
ciò che sta morendo.
coro:    e lasciati un po’ andar.

e rinnova
coro:    e lasciati un po’ andar.
ciò che sta morendo.
coro:    e lasciati un po’ andar.

(ad libitum)